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Berlusconi aveva ragione: altro  che crisi...

Berlusconi aveva ragione: altro che crisi...

Autore: Il Direttore: Emilia Urso Anfuso
Data: 23/04/2014 16:24:24

Italiani in crisi economica? Sulla soglia della povertà? Ma quando mai…?

Certuni all’epoca della dichiarazione di Silvio Berlusconi che disse candidamente “I ristoranti sono pieni, la crisi non c’è”! sobbalzarono dalle poltrone rosse, altri dalle sedie di styling altri ancora dalle sedie di Ikea poste rigorosamente un po’ ovunque, che radical chic fa più figo…

“La crisi non c’è” disse Silvio Berlusconi, e giu’ tutta l’Italia a urlare e strepitare, a dar di matto, a dire “Berlusconi è matto, è mattooo”! Ai peggiori detrattori – quelli della Sinistra, si quelli dello scandalo MPS, quelli che mietono vittime fingendo di aiutare il popolo, quelli lì… - non parve vero di poter ricevere un regalino simile, e si misero immediatamente all’opera per sfruttare appieno questa chicca di massima sincerità di Silvio Berlusconi che se matto è lo è perché è una delle rare persone entrate o salite o discese in politica a dire sempre e solo la verità.

La verità si sa, per una certa parte di Politica non solo non esiste ma va sapientemente coperta di merda: la coperta serve a celare la realtà ai veri poveri italiani, poche migliaia invero, la merda a tenerli caldi, poverini…Come diceva il fu Indro Montanelli:La Sinistra ama talmente i poveri che a ogni governo li triplica”…

Tornando a bomba: “Il folle” Berlusconi, amante della verità piuttosto che di Escort - peraltro tanto brutte che  nemmeno Peter Tosh se le tromberebbe (cito da un vecchio album degli Squallor) – ecco che ne fa un’altra delle sue. Dice la verità. Crisi? Italiani in crisi economica grave? Ma quando maaaaiii… Ma se ci sono i dati costantemente aggiornato dalla Banca d’Italia, da Poste Italiane dalla Cassa depositi e Prestiti che ci dicono ora per ora quanti soldi mette a pizzo l’italiano medio…

Badabam!! Non si dice! Non si dice manigoldo Berlusconi sempre in preda alla paranoia di dire il vero…!

Ma come, devono aver detto i paladini dei poveri si quelli di prima, quelli dell’MPS etc etc…, noi ci facciamo in mille pezzi per convincere gli italiani che possono fidarsi di noi, che oltre alle immani ricchezze occultate sapientemente in una miriade di libretti postali, mazzette nascoste nelle mattonelle di decine di appartamenti di proprietà e poi ancora oro, polizze, terreni e chi più ne ha più ne metta, oltre ciò gli garantiamo pure di potersi fottere diritti che non hanno come i sussidi statali, le pensioni d’invalidità, l’esonero dalle tasse e tutto il resto del tesoro, e questo qui, questo pazzo infame, va a dire in giro la verità??

Come si permette, brutto pazzo che non è altro: e chi li sente poi i milioni di elettori che da un lato ci fanno rubare a piene mani dal denaro pubblico dall’altro gliene ridiamo indietro un poco, attraverso il pineta fatato dei privilegi sociali a chi non spettano.

Questo Silvio è proprio matto: vorrà mica sanare davvero i conti pubblici, fare una finanziaria per tutti i ricchi italiani (l’80% dei cittadini) e metterci in mezzo a un mare di guai?

Ecco, dobbiamo muoverci e in fretta che questo qui ci rovina. Ci rovina. Ci RO Vi Na.

L’ignaro Silvio, continuò a dir la verità per lungo tempo. Persino su ciò che succedeva a casa sua. “MI casa es tu casa” deve esserci scritto all’ingresso di ogni residenza di Silvio Berlusconi. Non so se qualcuno ricorda che dopo il sisam in Abruzzo disse di voler mettere a disposizione le sue Ville agli sfollati.

In quel caso non fu la Sinistra a insorgere ma la moglie, che andando su tutte le furie “Ma Silvio, cribbio, sei scemo???? E io che faccio, la mattina mi metto a preparare la colazione ai villici abruzzesi”? Tu sei matto tutto”!


Fine di un “matrimonio d’amore” conclusosi, come si sa, con sentenza più che di divorzio di usura: l’ex consorte ottenne 3 milioni al mese di mantenimento. Manco l’Enac ha bilanci così attivi e fruttuosi…

Tornando agli italiani e alla crisi, credo che geneticamente l’Italiano medio sia corretto per prendere il culo i propri simili e che, essendo fra simili va tutto bene madama la marchesa: se tu sei uguale a me, fai quello che faccio io.

Tutto ok: io rubo, tu rubi. Io faccio finta di essere povero, tu pure. Simili. In tutto e per tutto. E si va avanti, fingendo di esser altro, che se si accorge il vicino che non è vero che campo di pensione sociale, poi mi tocca fare il delatore e dire tutto del vicino e del vicino del vicino per migliaia di chilometri…Chi ce lo fa fare…Tiriamo a campare… Tranquillo tu, nipote: la tua moto sfavillante è già bella che comprata e pure l’Iphone…Ogni tanto si dovrà pure spenderlo qualche soldino… Vedete Berlsuconi in giro? No? Sicuri…?? Via libera! Evvai col lisssio…Per oggi possiamo fare i ricchi. Organizziamoci: tu la nonna e la zia al ristorante! Io e Pippo al Centro commerciale, che è uscito l’ultimo modello di Iphone! Lietta in Centro a far man bassa nei negozi con la cugina venuta apposta dalla Campagna. Tu tu e tu, andate dove volete…Basta che spendiate soldi! Io me ne sto qui come al solito dal tabaccaio a giocare a tutti i giochi possibili…Magari vincessimo “una bella cifra”…Potremmo fare tante cose, poveri noi che viviamo di pensione…”Cambiami ‘sti 100 euro che oggi mi sento fortunato. Se vinco svoltiamo tutti…Magari…”

p.s. articolo non riferito ai veri poveri, ai veri invalidi, ai veri pensionati con minima e senza proprietà…

 


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